

Aiutare le persone, soprattutto le più giovani, ad avere un buon rapporto con le verdure per me è una missione; mangiare vegetali è fondamentale per la nostra salute.
La buona abitudine di consumare verdure di tutti i colori seguendo le stagioni ci porta ad incontrare il carciofo che si raccoglie sia in primavera che in inverno.
Possiamo portarlo in tavola come contorno o utilizzarlo per squisite preparazioni della gastronomia italiana traendone interessanti vantaggi per la salute.
Questo gustoso vegetale tipicamente mediterraneo (l’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali) apporta pochissime calorie, è ricco di fibre, sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio e importanti antiossidanti.
Per questi motivi possiamo affermare che il carciofo rientra certamente tra le verdure in grado di promuovere la salute.
Appartiene alla famiglia delle composite ed in cucina si presta ad essere utilizzato in molti modi perché è ottimo sia crudo che cotto.
La parte che mangiamo è il fiore della pianta ed è sia una verdura solista (carciofi alla romana, alla giudia, insalata di cuori) che corale perché, insieme ad altri ingredienti dà vita a secondi piatti gustosi e nutrienti (carciofi ripieni di carne o stufati con prezzemolo, olio extravergine d’oliva, aglio e mentuccia oppure torte salate) e a primi piatti che nella gastronomia italiana sono famosi tra i quali certamente primeggia il risotto ai carciofi condito con Grana Padano DOP.
In qualsiasi modo lo si utilizzi porta con sé importanti micronutrienti dalle particolari proprietà benefiche.
Conosciuto fin dai tempi degli egizi e degli antichi greci, il carciofo è ancora oggi utilizzato per preparare tisane depurative, digestive, farmaci e cosmetici; mangiarlo con una certa regolarità aumenta la funzionalità del sistema digestivo e può aiutare il fegato.
Il carciofo è particolarmente adatto nelle diete di pazienti con disturbi intestinali perché ha proprietà depurative, utili anche ad eliminare le tossine accumulate per il troppo cibo, che provengono dalla presenza di alcune sostanze epatoprotettive in esso contenute:
Al carciofo vengono attribuite capacità curative forse eccessive, ma è indubbio che grazie a proprietà colagoghe (agevola la produzione e l’escrezione della bile), coleretiche (aumentano la secrezione biliare ma più liquida e meno solida) e diuretiche (aumentando la velocità del flusso urinario e l’espulsione di sodio dall’organismo), il suo consumo è consigliato nei menu di parecchie patologie:
Il carciofo contiene micronutrienti essenziali all’organismo umano, ma di per sé non fa dimagrire, come del resto nessuna sostanza da sola ha questa proprietà, solo una dieta equilibrata unita ad attività fisica adeguata aiuta il dimagrimento. Però il carciofo, all’interno di diete ipocaloriche bilanciate, può favorire la perdita di peso:
I micronutrienti più importanti contenuti nei carciofi sono i sali minerali:
in particolare sono ricchi di potassio presente in quantità più che doppia rispetto a tutti gli altri minerali: sodio, calcio, fosforo, zinco, rame, ferro, magnesio.
L’apporto di vitamine non è particolarmente abbondante, ma alcune di loro sono molto importanti come la già citata C (12 mg per 100 gr di prodotto), la K e vitamine del gruppo B , con particolare riferimento alla vitamina B1 e alla vitamina B3.
Per essere utilizzato al meglio il carciofo richiede alcune piccole attenzioni che le nostre nonne conoscevano bene ma che magari i giovani non conoscono o non hanno mai messo in pratica:
Per garantirsi il maggior apporto vitaminico è consigliabile mangiare i cuori crudi conditi con olio extravergine d’oliva e limone che aiuta ad assorbire meglio il ferro.
Dopo la cottura, va consumato entro breve tempo, mentre crudo può essere conservato a lungo in frigorifero, tenendo conto che una conservazione di 3 o 5 giorni depaupera parecchio le vitamine.
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